Italians love Pasta

“La Vita è una combinazione di pasta e magia” – Federico Fellini

Depositaria del valore della continuità fin dai tempi più remoti, la pasta, rappresenta l’esempio emblematico di come una necessità possa diventare amore, passione, legame e cultura.

Sono trascorsi secoli, sono state scritte canzoni e film sul tema. Ma soprattutto si sono susseguiti una quantità incredibile di cibi importati da ogni angolo del mondo, che hanno senz’altro fatto tendenza ma, alla fine, tutti torniamo dove siamo stati bene. Tutti torniamo a casa. Al nostro piatto di pasta.

Dalla cucina casalinga, passando alle trattorie tipiche, fino ai ristoranti gourmet. La pasta mette d’accordo tutti ed ora è pronta a conquistare anche un ruolo da protagonista nel mondo dello street food.

Nel panorama napoletano approda Cento gradi – pasta bar, una piccola chicca nel cuore del quartiere Vomero (Via Francesco Solimena n. 30). Un guizzo di colore e novità che sovrasta la strada in cui si trova grazie al tono sfavillante della sua insegna: un giallo tendente al senape brillante, allegro e coinvolgente.

Un perfetto biglietto da visita che riflette l’indole e l’intenzione dei suoi creatori: accogliere ed accompagnare, chi vorrà, in quella che si presenta a tutti gli effetti come una vera e propria esperienza culinaria.

La proposta dei titolari (Lucio Proia, 27 anni, Dott. in Economia e gestione delle imprese & Lorenzo Fasano, 25 anni, Dott. In Giurisprudenza) verte esclusivamente sulla pasta rigorosamente fresca, declinata in tutte le sue sfaccettature e valorizzata da condimenti gustosi ed innovativi.

Dall’antipasto al dolce, la regina indiscussa è lei. Semplice e seducente. Antica eppure così moderna.

Parola d’ordine: giocare con la pasta e le sue consistenze. La scommessa sta proprio in questo, nel rendere vivace ed allettante un menù basato su un solo elemento consentendo, al di là dei pregiudizi, un’ampia scelta.

Oggi giorno, si sà, la carte ha ceduto il passo alla pagina instagram. Sono i profili social le vere e proprie vetrine dove ogni ristoratore esibisce le proprie prelibatezze. Oggi le regole del mercato “impongono” che un piatto, oltre ad essere buono, sia anche instagrammabile.

Essere accattivanti sul web con foto ad hoc soddisfa l’appetito degli occhi. Il profilo social Cento gradi centra in pieno l’obiettivo puntando, in maniera fresca ed allegra, a farsi conoscere attraverso reels, stories ed immagini postate di alto livello.

La brigata del pasta-bar, in questo modo, ci invita in un tour virtuale attraverso i suoi capisaldi: prima fra tutti la celebre Nerano “a modo nostro” (crema di zucchine, zucchine fritte croccanti, fonduta di Grana Padano e chips di Grana Padano), tappa obbligatoria per tutti gli amanti dello storico piatto nativo della costiera sorrentina. Grande successo ha riscosso anche la “Verde mare”, un’invenzione del giovane promettente chef che ha stuzzicato il palato di tanti: un’elica rigata accompagnata da vellutata di piselli, calamarelle fritte e suggellata da una mayonese artigianale alla menta. Tra le proposte, una più appetitosa dell’altra, la Bolognese di polpo (un sorprendente ragù di polpo) e la Margherita, piatto omaggio alla pizza napoletana (datterino rosso emulsionato al Grana Padano, Fior di latte dei Monti, crumble di pizza e basilico).

 

 

 

Questi sono solo alcuni dei piatti che compongono un menù in continuo divenire, che segue la stagionalità dei prodotti e la creatività dello chef Lorenzo Lotti, che ogni mese stupisce con un piatto special in edizione limitata.

Il quid in più di questo invitante punto vendita sta nella produzione home- made della pasta, frutto dell’incontro di soli tre ingredienti indispensabili, semola, acqua e passione: trafilata al bronzo e valorizzata, poi, dalle iconiche forme che rappresentano il segno distintivo del marchio Cento gradi: il maccherone, l’elica e l’equilatero rigato ed infine, ma non per minor importanza, il cannellone. Irresistibile nelle sue due varianti, dolce (cannellone fritto farcito di ricotta, gocce di cioccolato e granella di nocciola) e salato (cannellone con ripieno in due varianti, classico napoletano o al pistacchio e fritto con panatura al panko).

“Il lavoro di oggi è frutto di tanto studio e sperimentazionespiega l’imprenditore napoletano Lucio Proia, “Il mio team ed io abbiamo cercato di non lasciare nulla al caso. Abbiamo voluto dare nuova vita alla pasta presentandola anche in vesti non convenzionali, in modo da esaltarne la sua versatilità. Come nel caso dei nostri “pasta fries”, una sorta di nachos super croccanti da intingere nelle salsine di accompagnamento abbinate.”

Piatti esclusivi dunque, ispirati ai vecchi ricettari della nonna reinterpretati in chiave moderna che possano dare il senso di un indissolubile legame con il passato, nei confronti del quale bisogna nutrire un profondo rispetto ma con l’intenzione di prendere la rincorsa verso il futuro.

Questo è, in un certo senso, anche quello a cui tende il mondo del delivery. Un fenomeno in larga ascesa che accorcia le distanze con il cliente. Non ci sono tavoli, non ci sono lunghe attese. È il cibo a raggiungere il cliente a casa con un semplice click.

La sperimentazione rappresenta la nuova frontiera dei grandi colossi della ristorazione e allora ci siamo chiesti: perché non portarla, nel nostro piccolo, anche direttamente tra la gente, in mezzo alla strada? Partendo però da un’idea semplice che è, appunto, la pasta. Un pensiero veloce, che si pronuncia facilmente e sa di casa.”

Rendere la pasta uno street food sofisticato. Ricette rivisitate, piatti esteticamente accattivanti.

Questo è il concetto del nuovo pasta- bar vomerese che prende il nome dalla temperatura a cui l’acqua deve bollire affinché si possa calare la pasta: Cento gradi.

Sono fiori nel deserto le realtà imprenditoriali che nascono in un periodo complicato come questo, in cui siamo tutti immobili, perennemente in attesa. Da incoraggiare e sostenere perché si tratta di ragazzi che si mettono in gioco con le loro idee, speranzosi di poter tornare a riavere, quanto prima, un contatto diretto con la clientela. Per poter godere di sorrisi di gradimento senza il filtro delle mascherine.

Grazie a Cento Gradi per questo piccolo esempio di coraggio e in bocca al lupo!

Scritto da CHIARA LANDI

Photo by Rewnd Studio

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